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L’irrigazione a pioggia di tipo ‘statico’, viene cosi’ denominata perche’ gli irrigatori sono fermi, ossia non girano su se’ stessi e mantengono un angolo fisso di gittata; le testine e gli angoli di gittata si possono regolare manualmente.
I consumi idrici sono diversi, in base al tipo di testina ed all’angolo di gittata che abbiamo regolato o posizionato.
Irrigatore da sottosuolo di tipo statico, serie 1800, con altezza di sollevamento variabile da 5 a 30 cm a seconda dei modelli avente le seguenti caratteristiche:
Possono essere esterni o come nella maggior parte dei casi “ a scomparsa “, ovvero quando non funzionano sono a filo terreno e non disturbano il calpestio o meglio ancora le normali operazioni di manutenzione ordinaria del giardino.
Sono generalmente in Cycolac ovvero una miscela a base di una resina polipropilenica laccata e il loro effetto “ a scomparsa “ è generato da una molla interna in acciaio che in situazione di riposo ovvero a impianto non in funzione trattiene all’ interno dell’ irrigatore lo stelo, sino a quando, alla partenza dell’irrigazione, la pressione l’acqua che viene spinta dalla base di esso, vince la contropressione della molla e alza lo stelo. Questa è una delle cause oltre alla nebulizzazione dell’acqua attraverso la testina dell’ irrigatore stesso che la pressione dell’acqua all’irrigatore non può scendere sotto le 2 Atm.
Quello che fa di un irrigatore, un buon irrigatore a scomparsa è oltre al materiale di costruzione , il sistema di pulizia e lubrificazione dello stelo, che ne migliora il sollevamento e prolunga la durata in buono stato dell’ irrigatore. Il mercato offre sostanzialmente due tipi di pulizia o facilitazione allo scorrimento dello stelo il primo , che coinvolge gli irrigatori più economici o di peggior fattura consiste in un anello raschiatore e di tenuta che pulisce lo stelo al rientro e una lubrificazione iniziale che viene eseguita unicamente nella fase di assemblaggio e costruzione.
Tale sistema però fa si che il lubrificante non reintegrato nel tempo si esaurisca ed ulteriormente nel periodo di persistenza dello stesso sia un adesivo per sabbia e piccole particelle solide che, attaccate allo stelo e passando attraverso l’anello raschiatore, danneggino lo stelo stesso rigandolo irrimediabilmente. Il secondo sistema invece consiste nella lubrificazione e la pulizia dello stelo ad acqua, ovvero lo stelo leggermente conico come del resto l’anello raschiatore ( che in questo caso di teflon ) e, sia nella fase di sollevamento che meglio ancora nella fase di discesa , appunto dovuto alla conicit dei due elementi, fa passare un piccolo velo d’ acqua tra lo stelo e l’anello raschiatore e di tenuta lubrificando e pulendo ad ogni movimento lo stelo da tutte le impurit che potrebbe trascinare.
Possono essere ad angolo fisso o variabile. Le variabili generalmente sono un po’ meno precise di quelle ad angolo fisso ma ovviamente per la loro particolarità sono assolutamente le più utilizzate.
Il filtrino interno andrebbe smontato e pulito ogni tanto da sabbia o altro. Su di essa è presente una vite centrale conica che serve ad aprire e chiudere il passaggio dell’acqua, e per ridurre un po’ il flusso ( quindi anche la portata della testina ).
Ogni testina ha un suo raggio di bagnatura, ovvero una sua “gittata” che è in funzione della pressione che faremo arrivare al nostro irrigatore. La gittata degli irrigatori statici, oscilla, a seconda del modello, tra 60 cm e 5 metri circa, non oltre.